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INCI Cosmetici: cosa c’è nei tuoi prodotti di bellezza? Guida agli ingredienti da evitare.

La lista degli ingredienti cosmetici è solitamente avvolta da un alone di “mistero”. L’etichetta però non dovrebbe avere “segreti” per noi e neanche spaventarci. Uno sforzo in più da parte nostra potrebbe farci ricredere anche sul marchio più comprato e che ispirava tanta fiducia. Molti beauty brand che si spacciano per “clean” o “naturali” infatti contengono in realtà alcuni ingredienti tossici, dannosi o allergizzanti. Scopri come smascherarli.

L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la lista degli ingredienti contenuti in ogni prodotto beauty: shampoo, bagnoschiuma, deodorante, crema viso, etc. Al primo posto troviamo l’ingrediente presente in quantità maggiore. Seguono gli altri componenti con concentrazioni minori.

Una lista di parole spesso incomprensibili, che troppe volte si tende ad ignorare, fidandosi di scritte più rilevanti, graficamente più chiare e grandi che alla fine ci convincono ad acquistare un certo prodotto. Non si tratta di superficialità, ma la tendenza è quella di fidarsi di un marchio, di una sigla, di uno slogan, senza approfondire personalmente cosa realmente andremo a mettere sul nostro corpo (e quindi assorbito da esso!).
Dobbiamo imparare a familiarizzare con l’INCI ingredienti e conoscere di più la sua terminologia per poter eliminare i prodotti con ingredienti dannosi.

INCI prodotto, quali sono gli ingredienti da “semaforo rosso” secondo i Database INCI?

Eliminare i prodotti che contengono ingredienti da “semaforo rosso” alza di molto il livello di sicurezza.
Vediamo ora la lista degli ingredienti dannosi più comuni divisi per categoria e successivamente vi indicheremo i database INCI cosmetici da consultare.

PETROLATI

Si tratta di sostanze ormai ben conosciute, di derivazione petrolifera.
Sono occlusivi (non lasciano respirare la pelle) e non sono dermocompatibili. In etichetta vengono riportati con la dicitura:
Paraffinum liquidum, Petrolatum, Mineral Oil, Vaselina, Ceresin, Ozokerite.

SILICONI

Anche queste sostanze non sono dermocompatibili e creano un film sulla pelle e sui capelli dal finto effetto “idratante”. In etichetta vengono riportati con la dicitura:
Dimethicone, Dimeticonol, Polydimethicone, Cyclopentasiloxane, Cyclohexasiloxane, Quaternium-80, Amodimethicone, Cyclomethicone, Trimethylsiloxysilicate.

CONSERVANTI

Esistono conservanti allergizzanti come il Methylchloroisothiazolinone ed il Methylisothiazolinone.
Inoltre li troviamo sotto forma di:

  • PARABENI: la famiglia di questi conservanti è nota per la sua pessima fama. Creano intolleranze e sono potenziali interferenti endocrini, cioè in grado interferire con il nostro sistema ormonale. In etichetta vengono riportati con la dicitura:
    Isobutyl Paraben, Butyl Paraben, Methyl Paraben, Propylparaben, Benzyl Paraben, Ethyl Paraben.
  • CESSORI DI FORMALDEIDE: questi conservanti sono responsabili di rilasciare formaldeide (sostanza considerate con certezza cancerogena). In etichetta vengono riportati con la dicitura:
    Sodium Hydroxymethyl Glycinate, Bronopol, Diazolidynyl Urea, Benzylhemiformal, Imidiazolidynyl Urea, Quaternium-15, DMDM Hydantoin.
  • ANTIMICROBICI: antiossidanti sintetici ad alto rischio di sensibilizzazione cutanea come il Butilidrossianisolo (BHA) ed il Butilidrossitoluolo (BHT), o sostanze antibatteriche tossiche come il Triclosan, che può causare anche antibiotico-resistenza.

EMULSIONANTI

Sostanze di sintesi che facilitano la fluidità del prodotto. I PEG e PPG possono essere contaminati con quantità di ethylene oxide e 1,4-dioxane, che sono entrambi cancerogeni. In etichetta vengono riportati con la dicitura:
Polyethyleneglycole (PEG), Dipolyhydroxystearate, PEG6, PEG20, PEG 75, PEG-40 Hydrogenated Castor Oil, Propylen Glycol, Butylen Glycol, Polypropylene Glycol, Ethylene Glycol.

TENSIOATTIVI

Parliamo di sostanze di origine chimica, molto aggressive che possono disidratare la pelle (a differenza dei tensioattivi di origine naturale o vegetale). In etichetta vengono riportati con la dicitura:
Sodium Lauryl Sulfate (SLS), Amonium Lauryl Sulfate, TEA-Lauryl Sulfate, Magnesium Laureth Sulfate, MEA Laureth Sulfate, Sodium Laureth Sulfate (SLES) e Amonium Laureth Sulfate.

MEA/TEA/DEA

Sostanze che penetrando nella pelle possono formare nitrosamine (cancerogene). In etichetta vengono riportati con la dicitura:
Cocamide DEA, Oleamide DEA, Lauramide DEA, Cocamide TEA, Oleamide TEA, Lauramide TEA, Cocamide MEA, Oleamide MEA, Lauramide MEA, Linoleamide DEA, Myristamide DEA, Stearamide DEA, DEA-Cethyl Phosphate, DEA-Oleth-3 Phosphate, TEA-Lauryl Sulfate Thiethanoamine.

Dannosi per noi, dannosi anche per l’ambiente.

Raramente pensiamo alle conseguenze che hanno alcuni ingredienti sull’ambiente. Purtroppo molte sostanze utilizzate anche nella cosmesi hanno un forte impatto ambientale (motivo in più per evitarle). Esse infatti non sono biodegradabili o lo sono molto lentamente, rimangono cioè nell’ambiente per molto tempo, alterando gli ecosistemi. Questi ingredienti quindi non sono dannosi solo per la nostra pelle e la nostra salute ma anche per l’ambiente.
Ecco alcuni esempi: Zeolite, EDTA, Hydroxyethylcellulose, 2-bromo-2-nitropropane-1,3-diol (Bronopol), Triclosan.

INCI - elenco ingredienti da evitare

Coloranti artificiali: come riconoscerli.

I coloranti di origine sintetica sono indicati con la sigla CI (Colour Index) seguita da un codice numerico di 5 cifre (numero identificativo, come ad esempio CI 42090).  Solitamente sono posizionati verso la fine della lista ingredienti.

INCI cosmetici

L’argomento INCI cosmetici non è certo dei più semplici e merita molti approfondimenti, a volte un po’ complessi. Se siamo soggetti allergici, abbiamo la pelle particolarmente sensibile o soffriamo di una problematica specifica della pelle è consigliabile approfondire ulteriormente l’argomento con un esperto in materia. Sono molte infatti le situazioni delicate dove una guida non basta per ottenere tutte le risposte. Pensiamo ad esempio ai prodotti per bambini oppure ai prodotti cosmetici adatti alla  gravidanza. In questi casi avere la certezza che siano sicuri al 100% è fondamentale.

Fortunatamente esistono aiuti molto smart!

Alcuni siti ci assistono durante la scelta del prodotto beauty giusto. Basterà cercare l’ingrediente su cui si ha un dubbio per avere subito una risposta certa. Ecco due siti assolutamente validi a cui puoi affidarti:

  • Skin Deep di Environmental Working Group ha la possibilità di cercare un ingrediente specifico e conoscere il suo grado di rischio.
  • Biodizionario.it è un progetto etico di VEGANOK S.r.l. Società benefit. Ogni ingrediente ha una valutazione immediata grazie al loro Database INCI (vegan friendly).

Chiudiamo questa guida sull’INCI con una regola generale.

Se leggendo l’etichetta ci sono ingredienti che finiscono per:
-one / -xane / -thicone (siliconi) –fate o contengono “eth” (solfati) –paraben / –ycol o delle sigle con lettere maiuscole (PEG, PPG, DEA, MEA, MIPA, EDTA) potete certamente considerare questo prodotto non naturale e da evitare!

Eliminare dal beauty case i prodotti che contengono questi ingredienti fa parte di uno stile di vita sano, dove si sceglie di limitare la sovraesposizione a queste sostanze dannose che ci circondano ogni giorno in modi diversi (cibo, inquinamento, etc.).
L’insieme di queste buone abitudini rappresenta la vera chiave per una svolta Clean e sana.

 

Alla prossima fermata!
23 St Beauty

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